Questa meditazione della Madre viene approfondita per tutto il mese, negli incontri promossi dall'Istituto delle Suore del Bell'Amore e relativi Cenacoli, come anche altrove.   

Meditazione proposta dalla Madre come Punto luce del mese di maggio 2013.

 

VITA NUOVA NELLO SPIRITO SANTO
Lo yoga mariano

Conversazione di sr. Nunziella Scopelliti
Palermo - Baida, 18 gennaio 1998
Giornata dei giovani
                  Trascrizione da registrazione[1]

Buongiorno!

In questo clima di ecclesialità, di universalità, grazie anche alla presenza di sua ecc.za mons. Paolo Romeo[2] che ci dilata il cuore anche alla Chiesa degli altri continenti, noi, oggi, ci apriamo insieme a questo cammino nello Spirito Santo: inizia l'anno dello Spirito Santo, che ci condurrà verso quel traguardo, che il Papa ci indica, ma che non sappiamo bene quali contenuti avrà.

Abbiamo detto che la Chiesa non conosce a fondo lo Spirito. Che cosa vuol dire? Quale uomo, quale donna può dire di aver esplorato già abbastanza il mistero di Dio, Uno e Trino, e la realtà dello Spirito!? Ogni tanto si dice che lo Spirito Santo è un Dio sconosciuto, nel senso che per noi è difficile capire che l'Amore è una Persona; forse pian piano la maturità della Chiesa che avanza ci farà capire meglio il senso di questo mistero, di questa realtà, di questa verità.

Perché Gesù è venuto (è appena finito l'anno di approfondimento di Gesù, unico mediatore) …perché è venuto? Per darci la sua vita, per renderci partecipi della comunione trinitaria. Gesù muore emettendo lo Spirito, mi piace pensare che questa vita trinitaria, in qualche modo, è lo Spirito Santo, non per niente Gesù dirà: "Bisogna che io me ne vada, perché se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore" (cfr. Gv 16,7). Certamente, Gesù per noi è il primo Consolatore, ci dona la salvezza, ci soccorre; in fondo eravamo gente perduta, egli viene a salvarci; ma egli sa che bisogna che venga l'altro Consolatore, lo Spirito, che è, per dirlo all'umana, in un modo analogico, femminile (secondo la tradizione orientale) nel senso che, se noi vogliamo avere un'idea dell'Amore, che è palpito, che è vita, che è incanto, che è tenerezza, che è armonia, dobbiamo ammettere che la dimensione femminile esprime bene la realtà dello Spirito Santo, la sua personalità… Maria ce la può spiegare, perché ha avuto a che fare con lui in un modo del tutto speciale: è stata la sua Sposa, è grazie allo Spirito Santo che ha concepito Gesù, ha avuto con lui un'intimità del tutto particolare: nello Spirito, per prima, come creatura umana, è entrata in comunione non tanto con Gesù, come noi, quanto col Verbo incarnato, perché grazie a lei si è incarnato, quindi, se non dico un'eresia, il primo contatto Maria ce l'ha avuto col Verbo: nello Spirito, ha concepito Gesù. Oggi noi, se incontriamo Gesù, il Figlio, lo incontriamo così come ci è stato dato tramite Maria, attraverso il mistero dell'incarnazione; non è dato a noi il contatto diretto col Verbo, ma tramite il mistero dell'incarnazione; dunque, Maria e lo Spirito Santo hanno una parte molto importante in relazione a Gesù, non bisogna dimenticarsi di questa realtà del nostro Cristianesimo. Maria ci aiuta molto a capire lo Spirito, a entrare in contatto con lo Spirito Santo.

Perché è importante riuscire a stabilire un contatto con lo Spirito Santo? Ditemi…, chi mi vuole aiutare? …Un volontario o una volontaria… tu! Dimmi: quando tu, per esempio, vuoi bene moltissimo ad una persona cara, ti capita, qualche volta, senza volerlo, di farla soffrire? (Risposta: "Sì!"). Brava! Ecco un limite universale dell'amore umano quando amiamo, così come siamo capaci di fare noi, che siamo stati creati da Dio capaci di amare, quando amiamo in un modo umano, anche quando diamo il meglio di noi stessi, anche quando, per esempio, un marito è innamorato della moglie o la moglie del marito, può essere che a volte litigano. Si dice che "l'amore non è bello se non è litigarello", però, questo dice anche il limite dell'amore umano, quando addirittura non succedono dei guai e l'amore diventa passione, egoismo, si mescola con tante altre cose, ha la parvenza di amore, si snatura.

È questa la vita dell'umanità; anche la vita della Chiesa è fatta così sia tra le persone, sia tra i gruppi, tra le istituzioni… Non succede che ci si litiga a colpi di parola di Dio? Che cos'è il problema delle Chiese divise o delle altre Chiese, diverse da quella cattolica, che però credono in Cristo? Gli uomini sono stati capaci di litigare anche partendo dalla Parola di Dio…, anche in nome di cose sante… e adesso c'è tutto il cammino ecumenico, per rifare l'unità. E perché noi non potremmo litigare con gli altri anche in nome dell'Amore bello? Lo spirito del Bell'Amore è una nuova realtà della Chiesa, una nuova grazia, ma guai se, per esempio, le suore del Bell'Amore cominciassero a pensare che loro sono meglio degli altri.

Allora, l'amore umano c'è, ma è limitato. Su questo siamo tutti d'accordo? Tutti? (Risposta fioca: "Sì"). Dite un "sì" più deciso! (Risposta in coro: "Sììì!"). Allora, ascoltatemi, ci sarà un Amore che, invece, tiene in tutte le situazioni, un Amore che non passa mai, un Amore incrollabile, un Amore bello, eterno, potente, avvolgente, vivificante, rinnovante, ci sarà? E chi è? Dio, lo Spirito Santo, una Persona, non una capacità, non una virtù, una Persona; esiste, è Dio, è l'Amore in persona, è lo Spirito Santo, è l'Amore che unisce il Padre, il Figlio e tutti quelli che sono con-nel-per il Figlio nel seno del Padre, cioè tutti noi… Allora, si tratta di riuscire cioè ad amare, passi l'espressione, con l'Amore anziché col nostro amore, di riuscire ad amare accogliendo in noi lo Spirito Santo, lasciandoci guidare dallo Spirito. Come fare? Come imparare a fare questo, in un modo semplice, facile, adatto a tutti, adatto anche ai bambini? Ho provato a spiegare questa cosa che sto per dirvi ai bambini e la capiscono, quasi meglio di noi. Come fare? Per prima cosa: bisogna assolutamente comprendere che l'Amore, lo Spirito Santo è diverso da noi. Mi direte che questa è la scoperta dell'America, …no, no…, provate a farci caso, quando noi critichiamo gli altri, perché secondo noi non si sono comportati bene, noi pensiamo sempre di sapere come si ama.

Se tu cominci a comprendere, umilmente, che lo Spirito Santo, l'Amore che è Dio, è diverso da te, comincerai a capire che non la pensa come te, che non è detto che abbia il tuo stesso sentire; certe volte, per esempio, è amore non condividere, non approvare quello che non va bene, allora se tu, in quel momento, col tuo amore umano, accondiscendi, sei debole, quello non è amore, non hai ascoltato lo Spirito Santo in te; altre volte, può capitare il contrario, esattamente il contrario; quindi, a volte, noi siamo forti quando dovremmo essere dolci secondo lo Spirito, altre volte siamo dolci quando dovremmo essere forti. L'Amore non è avere sempre lo stesso atteggiamento nei riguardi degli altri: certe volte l'Amore ti domanda di essere in un modo e certe volte in un altro e tu devi riuscire a capire qual è la volontà di Dio in quel momento, come si esprime.

Io ho scoperto, nella mia vita, un modo (ve lo dico, così, chiunque vuole, può provare), un metodo facile per mettersi in contatto con lo Spirito Santo e fare il discernimento della volontà di Dio, momento per momento. Per prima cosa bisogna accettare di non amare col proprio amore, facendo silenzio dentro di noi, che è lo stesso che dire: rinnegare noi stessi, rinunziare alle nostre vedute. Per fare silenzio dentro di noi c'è un modo facile: farsi aiutare da Gesù. Sapete perché dico: "Farsi aiutare da Gesù?". Perché Gesù, dice San Paolo, ha crocifisso il nostro "uomo vecchio" (cfr. Col 3,9) insieme con lui, quindi, essendo esperto in crocifissioni, saprà bene aiutarci a crocifiggere, a rinnegare il nostro io, il nostro modo di fare; del resto non è possibile mettersi in contatto con lo Spirito Santo senza Gesù, perché lo Spirito Santo ce lo dà Gesù.

Allora, io faccio così: dico spesso a Gesù: "Gesù, assumimi tu!", che è lo stesso che dire: "Vieni!", che è lo stesso che cercare di vivere quello che dice Paolo: "Non sono più io che vivo, è Cristo che vive in me" (cfr. Gal 2,20).

Dobbiamo invocare spesso Gesù perché ci assuma, perché sia lui in noi a guidarci nel rinnegare noi stessi e accoglierlo in noi. Quando moriamo in Gesù, risorgiamo in lui; rinnegare noi stessi non significa il nulla, lo spegnersi completo di noi, al contrario, è un rinnegamento di noi, è un rinunziare ai nostri pensieri, è un non pensare più al nostro passato, è un non pensare più al nostro futuro, è fare un silenzio, dentro di noi, attivo, io dico silenzio amante. Quando noi, nell'attimo presente, momento per momento, ci stabiliamo in questo silenzio amante, tutto interiore, facendoci aiutare da Gesù, dicendogli spesso: "Gesù, assumimi", a questo punto è normale, visto che Gesù ha vissuto tutta la vita con Maria, visto che non ci sarebbe stato Gesù senza Maria, rivolgerci spesso a Maria, facendoci quasi vivere da lei, chiamandola spesso: "Mamma!". "Mamma, vivimi tu, adesso, in questa situazione, rendimi di Cristo, cristiana, cristificami". In questo silenzio amante con la volontà di vivere, di captare lo Spirito Santo, di non amare col nostro amore, scegliamo l'Amore; dobbiamo fare questa scelta di fondo; come si concretizza questa scelta, momento per momento? Per sapere come concretizzarla, nel senso di orientare tutte le nostre energie nel modo giusto, invochiamo l'aiuto di Gesù, che ci assuma, e cerchiamo di stabilirci interiormente in questo silenzio amante; è una sorta di yoga, che io chiamo mariano, perché ci facciamo aiutare dalla Mamma. In questa situazione, con queste condizioni: silenzio amante, affidamento totale a Gesù e a Maria, desiderio di farci assumere da Gesù, vi assicuro che se, in questa situazione, voi dite: "Vieni, Spirito Santo!". "Spirito, vivificami!", è sicurissimo che siete nelle migliori condizioni per capire quello che dovete fare.

Per spiegarvi tutto questo ci vogliono tante parole, ma per farlo, nell'attimo presente, che cosa ci vuole? Ti raccogli un secondo, davanti alle scelte che la vita ti domanda, davanti alle varie istanze… Se ti raccogli un attimo, prima di agire, agisci meglio, invece di muoverti sotto l'impulso dell'emotività. Ti raccogli per fare bene quello che devi fare; ti raccogli un minuto e dici: "Gesù, assumimi! Mamma, eccomi! Spirito Santo, illuminami, guidami!", e poi ti metti in ascolto della voce dentro, e magari ti può capitare che senti: "Fa' quella passeggiata", "Di' questa parola", "Fermati!", "Sta' attento", "Studia", "No, oggi, evita di passare per quella strada". Ecco la voce che ti guida interiormente, ecco le mozioni dello Spirito.

Lo Spirito ci parla interiormente, in un modo molto semplice, attraverso la voce della nostra coscienza. Qualche volta la situazione è ingarbugliata, allora fa' come ci insegna sant'Ignazio, l'esperto del discernimento: valuta i pro e i contra della situazione e decidi sempre la cosa che interiormente ti dà più pace, quella fai.

Ripetiamo in un modo molto semplice i vari passaggi:

- Scegli l'Amore.
- Fa' silenzio interiormente.
- Invoca Gesù: "Gesù, assumimi tu!".
- Invoca Maria: "Mamma, vivimi tu!".
- Ascolta lo Spirito Santo.


[1] Il testo, rivisto dalla Madre, conserva lo stile del linguaggio parlato.

[2] Nel gennaio del 1998 mons. Romeo era nunzio apostolico in Colombia, venuto a Baida - Palermo per incontrare il Cardinale Pappalardo, lì residente, in quella circostanza ha salutato i giovani presenti alla giornata, fermandosi ad ascoltare la prima parte della conversazione di sr. Nunziella.

 

 

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