Dopo la lunga pausa dovuta  alla pandemia, quest’anno, gli incontri di Punto luce sono ripartiti in presenza. L’appuntamento della II domenica del mese ha nuovamente visto vari gruppi di persone raccogliersi, nello stesso giorno, nelle nostre comunità e nelle case dei membri dell’Associazione dei Cenacoli del Bell’Amore.

Il punto luce è un testo di approfondimento di una Parola del Vangelo o di un aspetto della vita cristiana che sr. Nunziella mensilmente invia a tutti; questo tema ci accompagna durante il mese: ciascuno prova a metterlo in pratica nel suo contesto specifico secondo quanto lo Spirito Santo gli ispira. La condivisione delle esperienze è un momento importante, in cui ciascuno può donare un frammento di vita vissuta, edificando la comunità. L’unità del tema in città diverse, in Italia come in Germania, ci mette in rete; persone di luoghi diversi possono condividere lo stesso cammino.

L’incontro di punto luce è aperto a persone di tutte le età e stati di vita, questa diversità contribuisce spesso a far cogliere la ricchezza della vita della Chiesa, in cui ciascun membro incarna la sua vita cristiana nella distinzione e nella comunione con tutti.

Il ritorno in presenza, per molti veramente atteso, è stato accolto con grande gioia e ha coinvolto nuovi partecipanti. Anche a Casa Madre, il rientrare della pandemia e la disponibilità di una sala grande, ha agevolato la ripresa regolare dell’attività.

Il testo del punto luce è pubblicato sul sito ogni mese, tuttavia, il “cammino del punto luce” è sostanziato anche dalla comunione e dalla condivisione con altre persone, da qui l’importanza di incontrarsi di persona... camminare con Dio ci porta sempre a camminare con gli altri!

Sono passati 25 anni dal giorno in cui sr. Concetta Canfora concludeva il suo cammino terreno per andare incontro allo Sposo. Sr. Concetta era la più anziana delle suore, non aveva esitato, quasi ottantenne, ad aprirsi ad un cambiamento radicale, dopo aver servito e amato per tanti anni nell’Istituto religioso della Santa Famiglia di Bordeaux si è sentita chiamata a partire per essere tra le prime che iniziavano, nella Chiesa, una nuova esperienza di vita religiosa che avrebbe presto portato alla fondazione delle Suore del Bell’Amore. La prima volta che aveva incontrato sr. Nunziella, quest’ultima era giovanissima, desiderosa di donare a Dio la sua vita, sr. Concetta era già una suora da diversi anni, nel tempo, però, avrebbe scoperto che quella giovane le sarebbe stata donata come madre e che insieme avrebbero percorso un tratto di strada.

È l’8marzo del 1998, la fondazione del nuovo Istituto era avvenuta solo da qualche anno, sr. Concetta conclude la sua vita di amore e di servizio, fino alla fine; ancora, risoluta, non ha alcuna intenzione di tirarsi indietro nell’ora in cui lo Sposo le si avvicina. Le sue ultime parole continuano a incoraggiarci e a colmarci di gioia: “Non temete, vi porto tutti con me in Paradiso”. Oggi, a Casa madre, è stata celebrata l’Eucaristia in suo suffragio, preghiamo per lei e chiediamole ancora di accompagnarci nel nostro pellegrinaggio verso Dio-Amore.

Oggi, inizia, per noi, il tempo dedicato agli esercizi annuali, specialmente orientato alla comunione con Dio. In comunione con Maria, riscopriamo il silenzio affinché la Parola possa risuonare nell’oggi della nostra vita.

Certe di essere accompagnate dalla preghiera e dall’affetto di tutti, chiediamo insieme a Dio di essergli fedeli e di poter essere strumenti docili per la realizzazione dei suoi disegni d’amore.

Questi giorni culmineranno nella celebrazione eucaristica del 7 gennaio, in cui, come ogni anno, rinnoveremo devozionalmente i voti di obbedienza, castità e povertà.

 

Con amore e fede abbiamo accolto Benedetto XVI il 19 aprile del 2005, quando lo Spirito lo ha indicato a guida della Chiesa come successore di Pietro. Abbiamo imparato a conoscerlo, a seguirlo nella costante ricerca della Verità e nell’obbedienza alla Volontà di Dio. Come tanti, con fede, amore e tenerezza lo abbiamo accompagnato con la preghiera, con la vicinanza del cuore, da quell’11 febbraio del 2016, quando, con quel pizzico di audacia del giovane Ratzinger sempre custodita nel cuore, ancora una volta obbedisce al suo Signore, allo Spirito che lo spinge a fare qualcosa di nuovo: per amore della Chiesa un Papa, impedito dalla fragilità dell’età, può anche dimettersi. Il cuore di padre, però, non è mai troppo stanco e fino all’ultimo segue, prega, crede, spera, ama.

Con la Chiesa, non possiamo che rendere grazie a Dio per un Pastore mite, gentile, radicato in Cristo, fedele alla Chiesa. Con la sua preghiera ha certamente accompagnato il nostro Papa Francesco, gli uomini e le donne provate di questo tempo, ognuno di noi. Chi lo ha conosciuto sa quanto continuasse a tenersi informato e a pregare, per tutti e per ciascuno, rispondendo puntualmente a degli auguri, inviando un saluto, una preghiera, una benedizione.

Da ultimo ci resta un piccolo grande dono, impreziosito dalla debolezza degli ultimi tempi: era ormai difficile scrivere, ma poteva ancora benedire una statua di San Giuseppe da mandarci in dono per la casa appena ristrutturata.

Padre amato, ci benedica ancora dal Cielo, benedica tutti noi, tutta la Chiesa, continui la sua preghiera al Padre per l’umanità in cammino perché si direzioni verso Dio-Amore e, in Cristo, ogni relazione trovi il suo compimento.

 

 

Questa mattina è tornato alla Casa del Padre, papà Calogero Sanfilippo, papà di sr. Ivana e sr. Antonella. Papà Calogero è morto serenamente, accompagnato, in tutto il tempo della sua malattia, dall’affetto e dalla preghiera della sua famiglia, delle suore e di quanti gli hanno voluto bene.

Come altri papà e altre mamme, ha accolto l’invito del Signore ad “allargare lo spazio della sua tenda...” (cfr. Is 54,2), il suo cuore è stato così un cuore di padre, non solo per le sue quattro figlie, per il nipote, per il genero, ma anche per ogni suora, per ogni giovane, per ogni amico e ogni amica che Dio ha posto sul suo cammino.

Frequenti, negli ultimi mesi, i dialoghi con sr. Nunziella, a cui ha espresso la gioia e la gratitudine a Dio anche per il dono della vocazione alla vita consacrata delle figlie, riconosciuta quale opportunità di una rinnovata e più profonda apertura alla grazia della comunione che va ben oltre i soli legami familiari.

I funerali di papà Calogero si celebreranno a Capo d’Orlando,  nella Parrocchia di Cristo Re, il 31 dicembre alle ore 15, 30, seguirà la tumulazione nel cimitero della stessa cittadina.

Insieme lo accompagniamo in questo ultimo viaggio verso l’Eterno Amore, che tutti ci unisce e tutti ci attende.

 

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