eccomi di nuovo a voi per riprendere il cammino di approfondimento della realtà della preghiera, aspetto fondamentale della nostra vita.
La comunione con Dio è strada di santità, richiede umiltà e apertura all’azione della grazia. In questo campo abbiamo sempre da farci piccoli e da imparare, perché l’azione di Dio è mutevole e può portarci per tornanti inattesi, sorprendendoci, consolandoci, purificandoci, illuminandoci.
A noi di assecondare la conduzione dello Spirito Santo che opera nei nostri cuori per farci creature nuove.
Unitissima in Gesù e Maria,
sr. Nunziella
Audio "Vita personale in comunione... con Dio e con la Chiesa orante"
questo mese di settembre ci vede ancora confrontati con la sfida della pandemia del coronavirus, che semina incertezze, paure e morte. Mi sembra perciò opportuno proporvi questo testo di un “teatro moderno”, che ho composto nella mia giovinezza e che è stato rappresentato in varie circostanze. Vuole farsi eco di quel cammino di conversione che tutti noi desideriamo vivere insieme a coloro che nella Chiesa e nella società vogliono farsi agenti di trasformazione positiva e portatrice di speranza in un mondo inquinato e lacerato da divisioni e ingiustizie. Solo il Vangelo delle beatitudini, infatti, può aprire un varco nel frastuono delle tante voci assordanti dell’umanità, dandoci uno sguardo d’amore verso i più piccoli e gli esclusi, i poveri e gli oppressi. Solo in Gesù possiamo trovare la pace e la salvezza, senza lasciarci catturare da false “beatitudini”, solo in lui Crocifisso ogni grido di angoscia si spegne e si trasforma in un grido di vittoria.
Mettere in scena un teatro… senza teatro, anche questo può capitare in tempo di covid.
Qualche tempo fa sr. Nunziella mi ha detto che avremmo potuto dar voce, con le più giovani, al “Vangelo della Carità”, proprio per comunicare, attraverso la “messa in scena”, la centralità dell’amore a Cristo nel prossimo, specialmente se fragile, povero, sofferente.
Il “Vangelo della carità” vuole interpellare lo spettatore, che presto si accorge di essere attore, anzi l’attore principale della sua vita di ogni giorno in cui si trova a scegliere se aderire alle “Beatitudini del Cielo” o a “quelle della terra”. Il testo è stato scritto da sr. Nunziella molti anni fa e messo in scena da diversi gruppi di giovani, tuttavia, molti di noi non lo conoscevano.
Ci siamo trovate, così, con Silvia, Diva e Desiree ad attaccare un microfono al mixer, collegarlo al pc e, con una buona dose di fantasia, ad entrare nella scena senza luci, scenografie… persino la mimica ha cercato di trovare una sua “traduzione” nella sola voce. In questo tempo di pandemia, come mai prima d’ora, abbiamo dovuto sacrificare i gesti, persino il sorriso costantemente coperto da una mascherina; eppure, proprio questo silenzio del corpo diventa il manto di carità che custodisce la vita del fratello. Fantasia, allora, fantasia… c’è, più che mai, bisogno della fantasia dello Spirito Santo, come più volte Papa Francesco ci ha ricordato, per comunicare l’Amore, a tutti sempre, con gioia, perché l’Amore ha vinto la morte, la cultura dello scarto.
È proprio sull’amore scambievole che abbiamo voluto e potuto far leva per questa piccola realizzazione: nessuna particolare dote o preparazione, pochi attori per non “fare assembramento”, tutto semplice, ma certamente un’esperienza capace di far interrogare ancora una volta ciascuna di noi sulla radicale verità e sorprendente novità delle Beatitudini evangeliche.
in questo mese di giugno vorrei invitare tutti a lasciarsi guidare da Maria nella strada che conduce alla comunione con Dio nella vita concreta. Chiudiamo le imposte della cella del cuore per vivere il raccoglimento interiore anche nelle faccende della vita quotidiana.
La poesia Nella cella del cuore (Itinerario di luce, pp. 127-128) ci invita a stabilire un rapporto sempre più profondo con Dio e con gli altri. Il video che vi propongo spero faccia da sprone perché la nostra vita di preghiera diventi sempre più intensa.
Camminiamo insieme sulla via dell’Amore con fiducia e determinazione.
proseguiamo insieme il nostro cammino di approfondimento dell’esperienza della preghiera vissuta nel suo inscindibile rapporto con la vita concreta fatta di gioia e di dolori, di luci e di ombre, di momenti di purificazione e di crescita. Quel che conta è diventare sempre più docili all’azione dello Spirito Santo, che vuole santificarci. Anche quando, in certe fasi della nostra vita, ci sentissimo sommersi dalla tristezza, o avessimo la sensazione di tornare indietro, tutto questo non deve assolutamente scoraggiarci…
La meditazione che vi propongo spero vi sia di aiuto per illuminare il senso di certi tornanti della vita spirituale, anche quando ci dovessimo trovare ad avanzare nella notte: si tratta del capitolo III della seconda sezione del libro Itinerario di luce (pp. 91-100) e della registrazione sullo stesso tema.[1]
Tutto ciò che ci accade è strada di purificazione e di crescita nel cammino della santità. Dio vuole trarre il bene anche dal male, guardiamo agli avvenimenti della nostra vita personale e sociale con fede e speranza.
Restiamo uniti più che mai, Gesù fra noi è la nostra forza
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