L' "agave", che dà un solo fiore e poi muore, può essere una splendida immagine del disegno di Dio sul popolo d'Israele, sulla Chiesa, sull'umanità.

La fede del popolo ebraico si esprime e si compie in Maria. La fede della Chiesa culmina nell'Addolorata, che, ai piedi della croce, custodisce la speranza della Chiesa nascente.

Il culmine delle aspirazioni e delle attese dell'umanità trova la sua espressione più alta in Maria; è lei l'unico fiore sbocciato dal resto d'Israele; in lei la Chiesa offre al Redentore il suo "unico fiore"; in lei l'umanità di tutti i tempi sintetizza, in un "unico fiore, il compimento del suo destino intrinsecamente religioso.

Come l'agave muore fiorendo e solo allora raggiunge tutto il fulgore della sua bellezza, così, la storia di Israele si compie ed è contenuta in Maria, nel suo imprescindibile rapporto con Gesù, con Cristo, con la Chiesa.

Nella Figlia di Sion è significata Gerusalemme nelle sue diverse vicende, nella sua storia; è significata altresì la "Vergine fatta Chiesa"*, Maria figura della Chiesa, che come lei è vergine e madre.

La Vergine Madre è tipo e forma del dover essere della vita cristiana ed ecclesiale, personalmente e comunitariamente intesa.

Maria, vera "Figlia di Sion", compendio della storia di Israele e di quella del nuovo popolo Dio è, in un certo senso, "sintesi" della Chiesa e dell'umanità; in comunione con lei, gli altri membri del Corpo mistico, uniti in Cristo, nello Spirito, partecipano della sua maternità nei riguardi del Cristo totale... quasi "Unica Madre"...

Maria è Madre, nello Spirito, del Capo e del corpo; la Chiesa e in essa ogni cristiano/a sono resi partecipi, nello stesso Spirito, di tale maternità in rapporto alle membra del Corpo mistico armoniosamente unite al loro Capo e Signore.

Sto facendo la visita di Casa Madre…

Ho dato un assetto ai vari ambienti della casa, che va diventando sempre più il centro della famiglia del Bell'Amore.

Ho dedicato vari uffici all'una o all'altra santa con cui le circostanze della vita mi hanno fatta entrare in comunione più da vicino, attraverso letture, viaggi, visite.

Un ufficio della casa porta il nome di s. Caterina da Siena, la cui passione per la Chiesa mi ha sempre attirata, altri luoghi di incontro, di lavoro, di riposo sono dedicati a s. Teresina, s. Febronia, s. Rosalia, s. Chiara, s. Bernadetta, s. Teresa d'Avila, Edith Stein.

Una sala porta il nome di sr. Concetta Canfora, la prima suora del Bell'Amore andata in Paradiso. C'è anche lo studio "Cardinale Pappalardo" e l'ufficio "Cardinale Errázuriz", in ricordo del ruolo particolare che entrambi hanno giocato nella storia della fondazione.

Una delle note più simpatiche di questa visita, mi sembra, che sia stato il fatto di avere alla fine contrassegnato tutti i vari bagnetti e cucinini della casa con nomi di fiori, né mi sono dimenticata dei sottoscala e degli altri piccoli depositi, chiamandoli anch'essi col nome di fiori o di qualche insetto; così ogni ambiente della Casa è tolto dall'anonimato, tutto acquista colore, identità, rilievo, bellezza.

Alle varie camerette ho, invece, dato come nome una Litania lauretana.

Nomi ispirati a Maria e ai suoi vari titoli portano anche i dormitori e i diversi ingressi della casa.

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