Se proviamo a camminare coi nostri passi sulla via dell'Amore, ci ritroveremo spesso ad avanzare a stento, con molta fatica, a causa dei nostri limiti e delle nostre cadute. C'è, però, un modo per procedere veloci, senza inciampare: è quello di farci prendere in braccio dalla Mamma, da Maria; le madri lo fanno spesso coi bambini più piccoli, quanto più non sarà felice di farlo questa nostra tenerissima Mamma. Con lei non ci conviene sentirci grandi, in fondo davanti a lei restiamo sempre piccoli. Del resto, Gesù ci ha detto che, se non diventeremo come bambini, non entreremo nel regno dei cieli (cfr. Mt 18,3). Voler camminare portati in braccio da Maria significa decidere di non vivere più la nostra vita da soli, ma insieme con lei, quasi vissuti da lei.
Cosa voglio dire concretamente?
Si tratta di imparare a farci aiutare a voler bene dalla Mamma, per arrivare ad amare come lei, cioè guidati dallo Spirito Santo, che è l'Amore in persona.
Come fare?
Innanzitutto bisogna non essere presi da mille pensieri o distrazioni, che ci impedirebbero di fare bene la volontà di Dio di ogni momento presente; per far questo è molto utile abituarci a raccoglierci un attimo prima di decidere e agire.
In fondo anche se conosciamo i dieci comandamenti o quello nuovo lasciatoci da Gesù, per viverli, nel concreto delle varie situazioni quotidiane, dobbiamo continuamente prendere tante decisioni spesso piccole; dobbiamo cioè saper discernere, cioè comprendere bene, le indicazioni dello Spirito Santo, che dentro di noi ci dà sempre delle buone ispirazioni, suggerendoci cosa fare, cosa dire, che iniziativa prendere per amare momento per momento.
Si tratta, allora, di imparare ad ascoltare in noi la voce dello Spirito e non tante altre voci spesso distraenti; va detto subito che le sue idee e le sue indicazioni non producono mai turbamento, ma pace. Se invochiamo spesso il soccorso della Mamma, è facile che lei ci insegni ad assecondare la voce dello Spirito, che ci guida interiormente.
In che modo?
Penso sia bene raccoglierci un momento prima di agire, senza pensare a niente, senza neanche sforzarci di non pensare, perché sarebbe peggio, semplicemente distendendoci, anche fisicamente. Per aiutarci, possiamo fare qualche esercizio respiratorio o di ginnastica; anche una passeggiata o una bella corsa può servire a scaricare la tensione. Insomma se vogliamo amare Dio e gli altri, non possiamo essere tesi, coi muscoli contratti, o confusi, preoccupati e incapaci di ascoltare chi ci parla. In queste condizioni, come facciamo a sentire la voce della nostra coscienza, che ci spinge a interessarci agli altri e a lavorare serenamente?
Se siamo turbati, lo Spirito Santo non può illuminarci e guidarci come vorrebbe. Allora, come fare per amare veramente?
Ho scoperto un modo, che può aiutare molto: una specie di yoga, che io chiamo mariano perché in esso c'entra molto la Madonna; nessuno ha saputo, infatti, lasciarsi condurre dallo Spirito Santo più di lei; provo a spiegarlo in quattro fasi successive.
Eccole!
- Raccogliamoci prima di agire o di prendere una decisione. Niente preoccupazioni! Non pensiamo a niente. Rinnoviamo solo l'intenzione di amare.
- Rilassiamoci, magari respirando profondamente.
- Chiediamo aiuto a Maria, lasciamoci quasi vivere da lei, dicendo: 'Mammina mia, vivimi tu!'.
- Decidiamo cosa fare concretamente per amare nel momento presente e agiamo di conseguenza: ciò che ci dà più pace è, probabilmente, un'ispirazione dello Spirito Santo.
A proposito di quest'ultimo punto, va detto che a volte capiamo subito con chiarezza l'azione da fare, la parola da dire, la persona da contattare; altre volte, invece, le cose non sono così immediate ed esitiamo fra tante possibilità, in tal caso è bene che prendiamo la decisione davanti alla quale ci sentiamo più in pace.