Se amiamo Gesù, anche il Padre ci ama (cfr. Gv 14,23). Accettare Cristo significa, infatti, essere accolti dal Padre come suoi figli e figlie. Quale consolazione per il nostro cuore! Nel Vangelo è spiegato, chiaramente, che il Figlio dà il potere di diventare figli di Dio a coloro che lo ricevono con amore (cfr. Gv 1,12). Ecco, allora, realizzato il sogno dei sogni: essere uniti a Gesù come i tralci alla vite (cfr. Gv 15,5) così strettamente da essere noi in lui e lui in noi; straordinarie ne sono le conseguenze: uniti tra noi in Cristo, siamo con lui per sempre là dove egli è, cioè nel Padre... nel Padre! (cfr. Gv 14,20). Siamo nel seno del Padre (cfr. Gv 1,18), che da sempre ci ha pensati, desiderati, amati, al punto da darci, come una tenera madre, il Figlio Gesù come salvatore e redentore (cfr. Gv 3,16).
Quando capiremo l'amore infinito, caldo, dolce, provvido, paterno e materno dell'Eterno Padre per noi! Egli fin da ora ci avvolge e ci conduce, ci genera nel suo Figlio diletto: siamo figli in lui. Che avventura stupenda! Se comprendessimo un po' quale sorte divina ci è toccata!
Noi qui non vediamo ancora chi siamo (cfr. 1Gv 3,2), perché su questa terra le cose si vedono come in uno specchio (cfr. 1Cor 13,12), ma un giorno vedremo chiaramente il Padre, allora sarà una festa senza fine. Intanto finché siamo in questo mondo, abituiamoci a rivolgerci spesso a questo Padre amorosissimo, che lo Spirito Santo ci invita a chiamare "Papà" (cfr. Rom 8,15), impariamo a fare ogni cosa per lui, per la sua gloria.
Non vacilliamo timorosi quando ci sembra che le cose vadano male, perché, anche se una madre si dimenticasse del suo bambino (cfr. Is 49,15), il nostro Padre celeste, che fa piovere sui giusti e sugli ingiusti (cfr. Mt 5,45), non si dimenticherà mai di noi; nulla sfugge alle sue cure amorose, perfino i capelli del nostro capo sono contati (cfr. Mt 10,30).
"Padre nostro, che sei nei cieli" (Mt 6,9), a te vada tutto il nostro amore, siamo tuoi figli e figlie nel Figlio tuo; dacci di vivere, già da ora, in Cristo, quali fratelli e sorelle sue, partecipi della sua stessa gloria (cfr. Rom 8,17).
Vergine Madre, Mamma nostra, con te, quasi vissuti da te, vogliamo che Gesù cresca in noi; il Padre avrà, allora, la gioia di vedere in noi suo Figlio, il suo Unigenito e tutti saremo finalmente una cosa sola nel regno dell'Amore.