"E il Verbo si è fatto carne",
la Parola si è incarnata
in un cuore palpitante d'amore,
in un uomo che sorride, che piange.
Quest'uomo è la Parola,
la Sapienza: la Croce vivente,
l'Abbandono(1) che dura ancora,
l'Amore che oltre il dolore si fa
Misericordia.
"E il Verbo si è fatto carne",
rendendo immacolato il corpo e l'anima
di chi lo ha generato:
Maria, sua madre.
E il Verbo continua a farsi carne
solo in "Maria"(2) sua Madre.
Solo nel suo silenzio
Egli torna a parlare.
Solo nel suo nulla
ritorna ad essere Amore che genera.
Solo nella sua Desolazione
rivive il suo Abbandono.
Solo nella sua Gioia
splenderà in eterno la sua Risurrezione…
perché il nulla e il tutto sono uno
nel Verbo che si fa carne.
1. L'abbandono di Gesù in croce.
2. Maria fra le virgolette indica la Chiesa (e ogni singolo membro), che in comunione con la Vergine Madre, perpetua "misticamente" l'esperienza di lei tutta ordinata a Cristo Signore.