Ecco qualche notizia dall’Ospedale “Buccheri La Ferla” dell’Ordine dei Fatebenefratelli, struttura palermitana dove operano sr. Marianna Lilia, come coordinatrice infermieristica e sr. Anna Maria, animatrice spirituale nella cappellania.
I medici, gli infermieri, il personale sanitario, i tecnici , ma anche i cappellani, i volontari, in questi giorni sono chiamati ad un “di più”, in alcune zone, specialmente al nord Italia, la loro vita sembra rispondere alle parole di Gesù “Date loro voi stessi da mangiare”, anche più a sud non sono certo giorni normali. Il lungo applauso che alle 12 di due giorni fa si è levato dalle finestre e dai balconi di tutta Italia è un grazie che viene dal profondo del cuore di ciascuno ma anche segno del voler essere a fianco a coloro che stanno lavorando nelle strutture sanitarie, dando il proprio contributo che, in questo momento, significa anche fare di tutto per limitare i contagi.
Pubblichiamo allora qualche esperienza raccontata con qualche mail o con qualche messaggino.
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Carissima Madre, vengo ad aggiornarti della nostra avventura qui al Buccheri. "Siamo in guerra..!." ripeto ogni tanto, perché è veramente una battaglia non tanto contro un "virus sconosciuto", quanto contro tutte le fragilità umane che si manifestano in queste circostanze di emergenza. Noi qui cerchiamo di essere una presenza d'amore che, insieme a tutti gli operatori, cerca di trovare le strade per far fronte all'emergenza che investe tutta la struttura, ma soprattutto il Pronto soccorso che è il primo filtro dell'ospedale. Non è facile! I primi che sono chiamati a dare il meglio di se stessi sono i "ragazzi" come li chiamo io, gli infermieri... che sono disposti a fare lunghi turni, che collaborano con sr. Marianna per lavorare al meglio, senza fare sprechi di presidi (che in questo momento sono preziosissimi), che cercano di mantenere fra loro un clima di serenità... in tutte le situazioni. Sr. Marianna cerca di rassicurare gli infermieri che non fanno che ringraziare per questo. Qualcuno controlla twitter per vedere "cosa dice oggi la Madre" e affrontare la giornata. La preghiera del mattino, che facciamo giungere tramite il canale televisivo a tutti i pazienti ricoverati, è il sostegno che cerchiamo di fare arrivare a tutti; l'incoraggiamento agli operatori di tutti i reparti che continuano a lavorare per quei pazienti ricoverati con patologie cardiologiche, ortopediche o chirurgiche... e l'augurio alle mamme che danno alla luce i loro piccoli, principi e principesse nati in questo periodo di CORONAVIRUS […]. Sr. Anna Maria
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L'esperienza che facciamo qui è veramente unica, non so quando riuscirò a comunicarla. Gesù in mezzo è la prima terapia, Gesù Abbandonato l'innamorato che continuamente ci cerca che non vuole essere lasciato solo nemmeno un istante. Salutissimi, sr. Marianna Lilia