Questa mattina Carla Sidoti, all’età di 82 anni, ha compiuto il suo ultimo viaggio incontro a Gesù, Sposo che ha amato per tutta la vita.

Carla è stata il primo membro dell’Associazione dei Cenacoli del Bell’Amore ed è stata la prima a “fare il suo impegno” da laica consacrata e nella sua “normale quotidianità” ha cercato di sintonizzarsi sull’Amore, di esserne segno nel suo ambiente, con e in Maria; questo Amore ricercato e vissuto non è rimasto senza effetto. “Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare…” (Is 10) così l’Amore, che è Dio, trasfigura gli ambienti in cui viviamo, rende belle e significative le relazioni tra persone, realtà, istituzioni; tante le iniziative di comunione promosse da Carla in questi anni, tanti i legami e le relazioni germogliate e coltivate nella sua vita.

Tantissimi amici due anni fa a Patti (ME) si erano messi in moto per festeggiare i suoi 80 anni: una Messa di ringraziamento, un momento conviviale per la “larghissima famiglia” di questa donna che nella sua quotidianità è stata un po’ “mamma” per tanti, laici, sacerdoti, suore; sempre pronta ad aprire la sua casa come ha fatto anche agli inizi della fondazione dando ospitalità a sr. Nunziella e ad alcune delle prime suore in viaggio verso Palermo, attenta ai bisogni materiali e non della gente del suo territorio, un punto di riferimento anche per i sacerdoti a cui non ha fatto mancare la vicinanza. Quest’anno, l’8 gennaio, il suo ultimo compleanno in ospedale, dove non è mancato quel clima di amore e di famiglia che l’ha sempre accompagnata.

In questi mesi, per Carla, alle prese con il coronavirus che le ha tolto il respiro, è arrivato il momento di lasciarsi amare dal suo Cenacolo anzitutto, dove sia laici che sacerdoti si sono prodigati fattivamente, da tutta la famiglia del Bell’Amore che l’ha sostenuta con la preghiera unanime, dalle suore che soprattutto attraverso la comunità più vicina hanno cercato di raggiungerla in qualche modo per il necessario.

Oggi la sua storia si compie nella “più bella storia d’amore di tutti i tempi… l’eterna vita dell’Amore sempre in atto!”, la sentiamo ancora mentre canta questo inno del Bell’Amore. Proprio la mancanza di una “Messa cantata”, il rinunciare alla solennità della celebrazione di un bel funerale era la cosa che le costava un po’, quando ha iniziato a capire che si preparava a partire, così come ha detto anche a sr. Nunziella in uno dei suoi brevi dialoghi quotidiani, al mattino e alla sera, avuti telefonicamente con lei fino a quando ha potuto parlare al telefono. Carla, però, si sentiva anche pronta, forte di quell’amore del Crocifisso che ha stretto fra le sue mani fino agli ultimi giorni e che ha mostrato a p. Dino nella sua ultima videochiamata.

Possa il canto della nostra vita accompagnare la festa delle sue nozze eterne.

Il feretro arriverà mercoledì 10 dopo le 18,30 nella chiesa S. Nicola dove alle 21 si celebrerà una veglia di preghiera. Giovedì alle 15,30 sarà celebrato il funerale.

Questo pomeriggio, alla presenza di sr. Marianna Lilia, è stato costituito a Palermo un nuovo Cenacolo che porta il nome di S. Maria della Speranza. Un Cenacolo dell’Associazione dei Cenacoli del Bell’Amore è una piccola “comunità” di membri effettivi, che possono essere laici sposati e consacrati, sacerdoti, celibi e nubili; in esso si approfondisce la vita cristiana alla luce dello spirito del Bell’Amore, attraverso incontri regolari, scambi di esperienze e iniziative apostoliche.

Possa questo nuovo Cenacolo essere segno di speranza in questa notte del mondo.

Carla, primo membro effettivo dell’Associazione dei Cenacoli del Bell’Amore, ricoverata col Covid in terapia intensiva al S. Camillo di Messina e sostenuta spiritualmente e materialmente dall’intera famiglia del Bell’Amore, è stata accolta nel reparto dai medici e dagli infermieri con grande umanità, questi ultimi hanno voluto festeggiare oggi il suo 82° compleanno con una torta offerta per l’occasione

Quest’anno, per la prima volta, le suore del Bell’Amore non sono convenute a Palermo per l’Assemblea e gli Esercizi annuali, a motivo del coronavirus; fin dalla fondazione dell’Istituto, infatti, il periodo successivo al Natale fino al 7 gennaio è sempre stato un tempo di approfondimento e comunione fra tutte atteso e vissuto nella gioia di ritrovarsi, di scambiarsi le esperienze vissute durante l’anno, di condividere desideri, pene e gioie per camminare insieme, seppure immerse nelle proprie realtà locali.

Il 7 gennaio, giorno conclusivo di questo appuntamento, è un giorno significativo, poiché è la data in cui, nel 1995, il primo gruppo di suore ha fatto i voti nell’Istituto eretto il mese precedente, nel corso della celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Pappalardo nella Cattedrale di Palermo. Da allora, il 7 gennaio di ogni anno come previsto dalla Regola, ogni suora rinnova i suoi voti in forma devozionale insieme a tutte le altre, ognuna richiama al cuore e alla mente il suo sì a Dio, desirando viverlo in pienezza nell’oggi.

Il 7 gennaio di quest’anno ci vede in luoghi diversi, geograficamente lontane, ma anche oggi le nostre voci si fondono nel “Sì”, a Palermo, come a Zafferana (Ct), a Naso (Me), a San Cipriano (Ce), a Roma, a Messina, a Monaco di Baviera, ognuna con la sua comunità rinnoverà devozionalmente i suoi voti con la stessa formula con cui furono pronunciati il giorno in cui ogni suora si è legata per sempre a Dio nella vita religiosa.

23 anni fa, nel giorno della Madre di Dio, nasceva l’associazione privata del Cenacoli del Bell’Amore, una realtà che in questi anni è cresciuta e ha messo sempre più le sue radici in diverse città e in vari contesti.

L’Associazione del Cenacoli, fondata da sr Nunziella è stata canonicamente eretta il 1° gennaio 1998, in collegamento con l’Istituto religioso; essa comprende membri di vocazioni diverse, laici sposati, celibi nubili, consacrati, sacerdoti diocesani; essi condividono lo spirito del Bell’Amore. Ognuno vive un’intensa vita di comunione con i membri del suo Cenacolo e condivide il suo cammino, in modo speciale, con tutti gli altri membri che vivono la stessa vocazione, anche se geograficamente lontani; la distinzione delle diverse realtà ordinata alla comunione e l’unità dell’unica famiglia che si nutre dello stesso spirito hanno, in questi anni, contribuito nell’approfondimento di relazioni autentiche e profonde.

Quest’anno, per la prima volta, i membri dell’Associazione hanno dovuto rinunciare ai due consueti appuntamenti, che ogni anno si ripetono a Palermo, ma non è mancato il sostegno reciproco nel vivere questo tempo speciale sui più disparati fronti, dalle trincee ospedaliere agli schermi imposti dalla didattica a distanza, dalla vita delle parrocchie all’appassionata ricerca di chi sta dando il suo contributo alla scienza, dalla vita di famiglia alla prova della malattia o della perdita dei propri cari.

Un rendimento di grazie a Dio anche per questa famiglia che cresce, per ogni membro che desidera dare il suo contributo nel generare cellule vive della Chiesa, per ogni famiglia che ha accolto con gioia il dono della vita, per ogni sacerdote che ha messo il suo ministero tra le mani di Maria, per ogni seme di santità quotidiana, per tutti i doni che Dio ci ha dato, restando aperti a quanto ci riserva.

Col desiderio di incontrarci presto tutti e con la certezza di non esserci mai lasciati, andiamo avanti con Maria, nostra Madre, lasciando che sia lei ad amare Gesù presente nella Chiesa e nel mondo di oggi.

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