Quando si è uniti, si desidera arrivare a maturare scelte comuni piccole e grandi, che tengano conto dei punti di vista di tutti; non è che prevalga l'opinione dell'uno o dell'altro e non è detto neanche che si giunga a una posizione, che sia la somma dei pareri di tutti. Succede, invece, un'altra cosa: tutti amano e per questo sono pronti a comprendere l'idea degli altri, senza imporre la propria; in questo clima, in cui gli spiriti sono privi di attaccamenti alle proprie vedute e aperti alla comunione, può capitare che uno dica una 'nuova' idea venutagli in mente in quel momento, quasi per suggerimento dello Spirito Santo e tutti, finalmente, concordino subito su quella, quasi meravigliandosi di non averla pensata prima; la pace e la gioia, che la proposta di quella soluzione dà a tutti, è il segno che viene da Dio e che si è saputo cercare insieme la sua volontà.
Mi spiego meglio, raccontandovi un'esperienza: dovevamo collocare un mobile in una stanza, in modo che stesse in armonia con l'insieme; una voleva metterlo a destra, una a sinistra, una in mezzo, ma ognuna ha fatto spazio all'idea dell'altra, senza ostinazione. All'improvviso, dopo un po' di ricerca, ci si è ritrovate a concordare su una soluzione, alla quale nessuna aveva pensato prima e che non era il risultato delle proposte di tutte assommate insieme, ma un'altra posizione ancora, veramente opportuna.
Gesù fra noi e in noi, se con l'aiuto di Maria lo lasciamo libero di operare, ci spinge verso la concordia dei cuori e delle menti, senza mortificare il contributo personale e irripetibile, che ognuno è chiamato a dare all'interno dell'unità.
Non si tratta di dire tutti la stessa cosa, ma di saper dialogare con gli altri, volendosi veramente bene e scoprendo insieme le infinite soluzioni che l'Amore suggerisce, per scegliere la più opportuna nel momento presente.
La realtà, in cui viviamo, è come un prisma con mille sfaccettature: cambia a seconda di dove si guarda.